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Come abbinare porte e pavimenti

In una ristrutturazione – un appartamento, un ufficio o un locale commerciale che sia – troppo spesso si finisce con il dare priorità ad alcune scelte e perdere le energie quando si tratta di definire gli ultimi aspetti, come abbinare porte e pavimenti, ad esempio, o che tipo di corpi illuminanti acquistare.

In ballo ci sono talmente tante scelte da fare che, a volte, diventa difficile riuscire a garantire la coralità di tutti gli elementi.

Eppure, in termini qualitativi è proprio la coerenza dell’insieme a fare la vera differenza.

L’esempio
delle porte

Prendiamo in considerazione le porte, ad esempio: quante volte si sceglie di ricorrere alla classica porta bianca privilegiando, piuttosto, la scelta del pavimento?

La realtà è che abbinare le porte con il pavimento stesso dona all’intero ambiente un’eleganza che si riflette in maniera importante sulla qualità dell’immagine generale.

E anche se considerassimo prioritaria la scelta del materiale da porre a terra – il tipo, il colore e la finitura – grazie alla vastissima gamma di porte per interni sul mercato (che con la produzione “su misura” perde qualsiasi limite) oggi è possibile raggiungere sempre risultati progettuali eccellenti.

Entrando nello specifico, come abbinare porte e pavimenti nel modo giusto? Esiste un modo giusto?

La Scelta

Innanzitutto, la scelta di una porta può essere fatta su due differenti piani: la tipologia e la finitura.

Per quanto riguarda la tipologia, spesso “comandano” il progetto distributivo e la conformazione degli ambienti.

Porta a battente o porta scorrevole, interna o esterna al muro, porta vetrata, a filo muro, ad ingombro ridotto (rototraslante), una, due o più ante: nella maggior parte dei casi, la scelta è dettata dal progetto degli spazi.

Salvo che per le porte vetrate e quelle a filo muro (che, ovviamente, seguono la parete), ben più ampi sono i margini di movimento nell’orientamento sulle varie finiture.

È qui che si apre un mondo di idee e cominciano i “problemi”, come ogniqualvolta che ci si trova a scegliere in un ventaglio di soluzioni troppo ampio.

Pertanto, prima di passare a suggerire possibili abbinamenti e di entrare nello specifico dei materiali e dei colori – porte chiare o scure, effetto legno, porte grigie, porte neutre, classiche o di design, ecc. – bisogna focalizzare l’attenzione su un aspetto fondamentale: il criterio di scelta.

Visione del progetto

Uno degli errori più frequenti nella progettazione è puntare subito al singolo dettaglio senza avere un quadro generale chiaro.

Tonnellate di progetti pretendono di risolvere problemi funzionali, distributivi o di migliorare l’immagine di un ambiente senza che ci si sia posti la domanda: qual è l’idea di fondo alla base del progetto? Cosa voglio dire con esso? Dove voglio arrivare?

In sostanza, qual è la visione che caratterizza la riqualificazione degli spazi che sto affrontando?

Se, ad esempio, si tratta di un appartamento, sul piatto della bilancia c’è il gusto delle persone che vi andranno a vivere, lo stile che corrisponde alle loro personalità, i colori che più riusciranno a tradurre il loro senso di benessere.

Per un hotel, il concept sarà l’anima che l’imprenditore vorrà trasmettere all’ospite.
Per un locale commerciale, l’idea corrisponderà al messaggio del brand al cliente.

In ogni caso, è la visione – posta alla base di tutto – a fornire il criterio secondo cui la scelta di come abbinare porte e pavimenti (ma anche il colore o gli arredi da scegliere in coerenza) si dimostra giusta o sbagliata.

Non esistono una scelta giusta o una scelta sbagliata se non ci si pone prima la domanda sul risultato che si vuole ottenere. Per questo, diffidiamo da qualsiasi soluzione preordinata a prescindere: sono più comode ma non è detto che portino al risultato desiderato.

Contrasto
o continuità?

Prendiamo il caso di un pavimento di tonalità scura, che sia un parquet, un grés porcellanato o un pavimento vinilico effetto legno.

Potremo utilizzare una porta chiara se vogliamo creare un contrasto, in linea con una visione più moderna, secondo la quale, presumibilmente, avremo utilizzato anche dei colori chiari a parete, anch’essi a contrasto con il pavimento.

Lo stile contemporaneo ci può spingere verso un design delle superfici della porta del tutto non convenzionale, magari con tagli lineari o obliqui o con un gioco di venature (nel caso della finitura legno) che superi i canoni tradizionali delle porte classiche.

Anche adottando uno stile più “parigino”, tipico degli appartamenti nella Ville Lumière, le porte saranno chiare, principalmente bianche, a contrasto con il pavimento scuro (spesso molto scuro), ma saranno caratterizzate da cornici, modanature e specchiature.

In virtù di un concept più classico, invece, potremmo scegliere una porta scura, in continuità con la tonalità del pavimento. Anche in questo caso, facendo riferimento alla visione generale, le pareti avranno delle tonalità più scure, senza per questo dover necessariamente creare una monocromaticità dell’intero ambiente.

Di che stile
sei?

Quindi, piuttosto che “come abbinare porte e pavimenti”, la domanda da porsi è: che stile vogliamo dare agli ambienti che stiamo realizzando?

Tra lo stile classico e quello moderno troviamo sfumature di tutti i tipi. Di seguito una panoramica – non esaustiva – che può rappresentare una falsariga per orientarsi nella scelta.

Shabby Chic:
pavimenti chiari o sbiancati, porta classica, possibilmente bianca con specchiature, vetrate o non.

Scandinavo:
anche in questo caso, i toni sono molto chiari, ma gli ambienti non sono necessariamente bianchi. Anzi, per le pareti i colori possono assumere interessanti sfumature di colore, non pieno, come ad esempio il verde salvia o il blu carta da zucchero. In questo caso, le porte potrebbero essere bianche ma non appesantite da mille cornici.

Rustico:
qui i toni si fanno più pesanti e i legni di pavimenti e porte, in auspicabile continuità di aspetto, hanno entrambi tendenzialmente una prevalenza di gialli, in connubio con pareti bianche o dai colori caldi.

Industrial Style:
caratterizzato da toni grigi o neutri. Con un pavimento grigio (grés, ma anche resina) l’abbinamento potrebbe essere con porte chiare o finiture legno “grigiato”, intendendo quel colore non troppo pieno, né troppo giallo, né rosso.
Certo, laddove possibile, una porta vetrata con infisso nero sarebbe perfetta…

Tendenze

Potremmo continuare ancora molto, fino ad arrivare a studiare le tendenze del mercato, qualora volessimo optare per uno stile che verrà. E il mercato, oggi, parla molto di colore.

Che dire di una porta laccata colorata? Ecco che diventa protagonista dello spazio, in abbinamento con un grés dall’effetto contemporaneo, geometrico o con colori neutri che permettano di valorizzare quelli di porte e pareti.

Attenzione, però: pur avendo lasciato aperte le porte a mille soluzioni diverse in funzione della visione progettuale, ci sono errori possibilmente da evitare sempre e comunque, perché il risultato che ne deriverebbe non sarebbe dei migliori.

Tra questi, ad esempio, c’è la ricerca di continuità tra parquet o pavimento effetto legno e la porta avvicinando due materiali simili ma non uguali (venature, colore, ecc.): nel caso, meglio staccare con un contrasto netto.

Un ultimo accenno su aspetti che prescindono da pavimenti, colori e finiture: nella scelta delle porte, mai prescindere dalla qualità dei materiali: che siano sempre garantite precisione ed efficienza, affinché il risultato creativo sia valorizzato dalla migliore attenzione alla cura del dettaglio.

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